Serena Silviotti, attrice, regista teatrale
Quando sono sul palco mi sento viva.
Nasce a Roma il 03 luglio 1978 dove oggi risiede.
Si laurea in regia teatrale, al Dams, facoltà di Lettere di Roma Tre nel 2008 col massimo dei voti e dal 1994 al 1999 frequenta il corso teatrale di mimo ed espressione corporea con Stefano Taiuti presentando spettacoli itineranti nei vicoli e nei teatri di Trastevere e al Festival di Sermoneta.
Si diploma nel 2001 alla scuola internazionale di Teatro Circo a Vapore come regista e attrice.
Con gran parte della classe forma una compagnia “Ratavùla” e dopo la tourneè di un mese in Perù dove rappresentano “Por far nueve faltan tres” tradotto ed interpretato per l’occasione in catalano, conoscono e collaborano con la compagnia dei Julia Scani; Dopo aver messo in scena “Tempo di Salomè” nel 2002 con la compagnia “BINARIO 6” mette in scena “La scuola dei buffoni”.
Con Alice Antimi e David Pietroni mettono in scena lo spettacolo “Il Cavaliere e la Damigella”, basato sul rapporto di coppia, lavorando per la prima volta con la musica dal vivo. Nel luglio 2004 partecipa al concorso “Tutti in scena” del teatro “La Cometa” vincendo il premio di miglior attrice protagonista.
Sempre nel 2004 ad agosto mette in scena un nuovo spettacolo sulla vita del Re Sole con l’orchestra dal vivo del direttore Giancarlo Delle Chiaie per la Festa Barocca a Villa Mondragone.
Poi nel luglio del 2005 una seconda collaborazione per lo stesso evento con il nuovo lavoro sulla Regina Cristina di Svezia.
Nel 2007 frequenta il corso di assistenza alla regia e messa in scena col “Teatro Potlach” di Pino Di Buduo, partecipando come aiuto regista e attrice in “Aspettando Godot” di Samuel Beckett e poi un mese nella sede del teatro per preparare la tesi di laurea.
Dal 2006 lavora come comparsa in alcune produzioni cinematografiche, e prepara nuovi spettacoli.
Dal 2013 inizia il progetto ancora attivo “Teatresque” con Alice Antimi: scrittura, regia e produzione di nuovi spettacoli a due donne tra cui “Non ci si annoia aspettando…” e “Il Costume della Regina”.
Curiosa e determinata come un apprendista artigiano, osservo la vita, imito e poi cerco di condividere ciò che ho appreso attraverso l’espressione scenica.